Belen Rodriguez, Anna Tatangelo: la carica delle mamme 2.0

Belen Rodriguez, Anna Tatangelo: la carica delle mamme 2.0

26 Agosto 2016 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Belen Rodriguez, Anna Tatangelo: la carica delle mamme 2.0. Sono belle, sono giovani e soprattutto…sono 100 % social. Le madri di ultima generazione sono sempre più attente alle nuove forme di comunicazione. Con l’avvento di Facebook, Twitter, Instagram, e prima ancora dei blog, sono in grado non solo di pensare ai bisogni dei propri figli, ma anche a condividere la gioia della maternità con tante altre persone.

Il caso più clamoroso è quello di molte celebrities donne, che ogni giorno sono seguite da milioni di follower. Altre meno famose possono comunque diventare de punti di riferimento per chi si trova ad affrontare per la prima volta la vita da mamma. In Italia sono seguitissime non solo le già citate Belen Rodriguez e Anna Tatangelo, ma anche Bianca Balti, Laura Chiatti, Alessia Marcuzzi, Elisabetta Canalis, Maddalena Corvaglia e molte altre. Quali sono le caratteristiche di una mamma 2.0? Ecco cosa scrive Costanza Ignazzi sul Messaggero in proposito:

“Niente pappe, omogeneizzati e nemmeno l’ombra di un pannolino. Le mamme 2.0 hanno capelli perfetti, abiti firmatissimi e una capacità di mettersi in posa da fare invidia alla modella più navigata. Sì perché c’è chi, malgrado marito e figli bisognosi di attenzioni, è riuscita a diventare una trendsetter, e non di certo divulgando consigli sullo svezzamento o sulla migliore crema per il sederino dei poppanti. Chi l’ha detto che per avere successo sul modaiolo web bisogna essere un’adolescente magrissima con un mucchio di tempo libero? In un’epoca in cui Elie Saab presenta collezioni madre-figlia e Dolce&Gabbana porta in passerella Bianca Balti con il pancione tocca alle Mom Bloggers prendersi la propria rivincita (a colpi di followers) sugli innumerevoli blog di moda fatti con lo stampino. (…) Ma la chiave del loro successo non è solo la moda: sul web condividono tutte le soddisfazioni e difficoltà dell’essere donna”.