Dimagrire, dieta non basta. "Sport e tanta acqua, anche frizzante"

Dimagrire, dieta non basta. “Sport e tanta acqua, anche frizzante”

7 Gennaio 2015 - di Mari

ROMA – Pandori e panettoni, spumante, cotechini e zamponi, frutta secca, salumi, formaggi e dolci: durante le feste di Natale e Capodanno abbiamo esagerato in tutto, dicono i dati della Coldiretti. E questi eccessi si sono tradotti, nella gran parte dei casi, in qualche chilo in più da smaltire. Ma la dieta non basta: l’attività fisica è fondamentale, ricordano gli esperti. 

Ad aggravare la situazione c’è il fatto che spesso i cenoni e le abbuffate sono state accompagnate dalla sospensione delle attività sportive e da una maggiore sedentarietà: tutti attorno ad un tavolo per ore a mangiare e parlare, senza mai alzarsi.

L’anno nuovo si traduce quindi in una nuova dieta per molti italiani. Ma i dietologi avvertono: digiuni e regimi alimentari drastici da soli non bastano per dimagrire. Se valgono sempre le solite regole in fatto di alimentazione (tanta acqua, frutta e verdura, pochi carboidrati e grassi, pochissimi dolci e alcolici), ecco qualche consiglio specifico che arriva dal dottor Enrico Arcelli, dietologo e medico sportivo:

 “Il segreto per cancellare gli effetti delle abbuffate natalizie è una dieta bilanciata. Per la prima colazione va bene uno yogurt bianco magro, due fette di bresaola o una fetta di prosciutto crudo, un kiwi e un caffè senza zucchero. A pranzo e a cena una porzione molto abbondante di insalata, una porzione di pesce alla piastra o una fetta di petto di pollo, una mela o dei mandarini. Anche fuori pasto bere acqua, anche frizzante. Un aiuto importante arriva anche dall’assunzione di omega-3 quotidiani”.

Oltre alla corretta alimentazione c’è poi l’attività fisica che deve essere praticata con costanza e diventare stile di vita, come ricorda Arcelli:

“Muoversi sì ma non solo una tantum per mettere a posto la coscienza. L’attività fisica di solito non è in grado di far consumare in una sola volta le calorie in più che si sono assunte in un pasto. Chi lo sostiene, non conosce il problema. Recuperare, quindi, significa cambiare stile di vita, inserire il movimento come abitudine”.