Allergie alimentari, boom tra i bimbi. Mense scuole impreparate

Allergie alimentari, boom tra i bimbi. Mense scuole impreparate

1 Settembre 2015 - di Mari

ROMA – Boom di allergie alimentari tra i bambini. E le mense delle scuole si ritrovano impreparate. Secondo uno studio Europrevall pubblicato in agosto con il contributo del Bambino Gesù, le allergie alimentari oramai interessano il 2-3% dei bambini al di sotto dei tre anni, l’1-3% di quelli in età scolare e prescolare e l’1% degli adolescenti.

Il problema è particolarmente rilevante negli asili nido e nelle scuole materne, ma riguarda anche i piccoli scolari delle elementari e delle medie.

Dati alla mano in una città come Roma gli alunni con problemi sono almeno 20.000, 50.000 nel Lazio. Il problema sta nella diversità delle allergie, come spiega Alessandro Fiocchi, responsabile di allergologia all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma:

“Ogni bambino ha la sua allergia alimentare e quindi ci debbono essere tante diete quanti sono i bambini con allergia alimentare. Diete che debbono essere costruite sul certificato di esenzione rilasciato dall’allergologo o dal pediatra ma che purtroppo non sempre vengono rilasciati dopo un appropriato iter terapeutico”.

Ad aggravare la situazione la mancanza in Italia di una normativa che informi e autorizzi i docenti ad intervenire in caso di reazioni anafilattiche. In alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti esistono leggi ad hoc e gli operatori sono istruiti a riconoscere tempestivamente le reazioni e a farvi fronte. Sono inoltre dotati di farmaci che consentano un tempestivo intervento. In Italia no.

 

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