Susanna Camusso e quel bacio al sapore di Giuda di Maurizio Landini

Susanna Camusso e quel bacio al sapore di Giuda di Maurizio Landini

30 Marzo 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Susanna Camusso e quel bacio al sapore di Giuda di Maurizio Landini. Un bacio-non-bacio dal sapore amaro. Il gelo è sceso su Roma in un primaverile e soleggiato sabato pomeriggio quando Landini ha dato alla Camusso quello che sul web è stato immediatamente etichettato come il “bacio di Giuda”. E la Camusso non ci ha provato nemmeno a far finta che quel bacio lo desiderasse: immediata e quasi inconscia è stata la sua mossa di ritrarsi, come quei baci dati tra parenti-serpenti a Natale, per forza di cose. Un bacio dai tratti subdoli, un gesto che ha dei significati impliciti. Come scrive l’Intraprendente.it:

“Agli occhi avvertiti, può suonare come un bacio di Giuda, del discepolo che sta tradendo la vecchia maestra, del sindacalista che ora intende buttarsi in politica, sottraendo poltrona e ruolo all’attuale segretaria della Cgil, e poi utilizzare quella posizione per ottenere consensi elettorali. È un bacio che sa di comunanza ideologica, ma anche diprossimo adulterio. È un bacio adultero, perché è come l’ultimo bacio che si dà alla moglie, prima di andar via con l’amante. È il bacio di chi è già pronto a flirtare con il mondo dell’associazionismo, da Libera a Emergency, pur di costruirsi un proprio profilo autonomo dal sindacato. È il bacio di chi vuole rottamare la persona al comando, senza tuttavia rottamarne le nefaste ideologie. Ed è un bacio muto, a bocca chiusa, senza lingua e senza parole. Dopo quell’effusione la Camusso è rimasta letteralmente priva di fiato, osservando silenziosa il comizio di Landini e non prendendo mai la parola. Il segno che quel bacio l’ha zittita e costretta a un quasi sicuro commiato. Saluti (a pugno chiuso) e baci”.

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