Spose bambine: accade anche in Italia. L'orrore funziona così

Spose bambine: accade anche in Italia. L’orrore funziona così

4 Novembre 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Spose bambine: accade anche in Italia. L’orrore funziona così. Pochi lo sanno, altri fanno finta di non sapere: eppure i matrimoni combinati di bambine anche molto piccole sono un fenomeno diffuso anche in Italia. Nate e cresciute nel nostro paese, negli occhi dovrebbero avere solo allegria e spensieratezza e invece spesso vengono vendute e costrette a sposarsi, anche molto giovani, e con uomini molto più vecchi. Hanno dai 10 ai 17 anni, sono immigrate di seconda generazione ma giocano, ridono, scoprono i primi amori, le prime uscite, magari i primi baci. E questa “occidentalizzazione”, no, non va bene: per questo motivo le loro famiglie possono decidere di venderle spedendole nei loro Paesi di origine e facendole sposare con uomini molto più vecchi. Si legge sul Gazzettino:

“Il fenomeno delle spose bambine ha numeri da capogiro: nel mondo tocca 13 milioni di minorenni l’anno, 37mila al giorno. Cresce di pari passo con l’immigrazione ma è coperto da omertà: in Italia si contano 2mila l’anno certificati di matrimonio, anche se “Trama di Terre” (unica associazione che si occupa di spose bambine), garantisce: il 90% dei casi resta sommerso.

Alessandra Davide, responsabile del progetto “Matrimoni forzati”, spiega al Gazzettino:

Qual è la loro colpa? «Essersi troppo occidentalizzate. Quando la famiglia vede ribellione al sistema culturale di provenienza, organizza un matrimonio nel Paese di origine e allontana dall’Italia».

Come viene scelto il marito delle bimbe? «A volte è un parente, per tenere preservato il patrimonio familiare. Altre volte è solo un uomo ricco. In entrambi i casi, è una persona disposta a sborsare una grossa cifra di denaro alla famiglia».

Nessuno si accorge della repentina assenza della minorenne da sposare? «No. Le bambine improvvisamente scompaiono. La famiglia finge di aver organizzato un viaggio, magari perché un parente è malato. Una volta che nel Paese vengono ritirati i documenti, viene distrutto il biglietto di ritorno».

Cosa accade alle spose bambine dopo il matrimonio? «Se restano incinta in un’età in cui il corpo non è pronto, rischiano anche di morire».

Come si possono aiutare? «Occorre una legge precisa, di cui l’Italia non si è dotata, e una rete con gli altri enti. Visto che la bambina non può essere salvata dalla sua famiglia, che è quella che organizza le nozze, fondamentali sono le denunce di insegnanti, amiche, fidanzati».

Evitare un matrimonio forzato può bastare a salvarle? «Purtroppo non sempre. Hina, di Brescia, aveva trovato la forza di dire “no” al matrimonio forzato. Dopo un giro di case sociali, si è riavvicinata alla famiglia ed è stata uccisa e sepolta nell’orto di casa»”.

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