Scostumista saluta Krizia

Scostumista saluta Krizia

7 Dicembre 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Scostumista saluta Krizia. Ieri sera alle 9, a causa di un malore improvviso, muore Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, aveva 90 anni, a gennaio ne avrebbe compiuti 91. Una vita lunga e proficua quella della stilista bergamasca, appassionata di moda fin da piccola, che negli anni ’50 lascia la cattedra di maestra elementare, e con l’amica Flora Dolci comincia a produrre abiti dalle linee semplici ed essenziali, in controtendenza con lo stile dell’epoca.

Negli anni ’60 vince il premio Critica della Moda presentando una collezione a Palazzo Pitti, tutta incentrata sui toni del bianco e nero. Negli anni ’70 con una collezione di Hot Pants vince il premio Tiberio d’oro a Capri. Negli anni ’80 insieme ad Armani, Ferrè, Valentino e Versace, viene nominata commendatore della Repubblica. Ed è proprio di questi anni il mio ricordo “vagamente nitido”, concedetemi l’ossimoro, di abiti composti da architetture di plissè, quasi scultorei, ma portabilissimi.

Krizia, che prese il suo nome dagli ultimi dialoghi di Platone incentrati sulla vanità femminile, era insieme ai sopracitati Armani, Versace, Valentino e Ferrè, tra i pionieri del pret-à-porter  che negli anni ’80 hanno esportato il Made in Italy facendo conoscere al mondo la qualità e l’abilità dei nostri artigiani e designers. Un’anno fa l’azienda, insieme a tutto l’archivio storico, è stata venduta alla società cinese Shenzen Marisfrolg Fashion, e la bellissima Zhu ChongYun, presidente e direttore creativo della casa di moda, lascia l’ufficio stille a Milano per non sconvolgere l’impronta dell’azienda, con l’intento di ridargli il lustro che ha avuto negli anni in cui era in pieno fulgore.

Avrà avuto una vita bella e piena di soddisfazioni Mariuccia Mandelli, riposerà in pace Krizia.

Bye bye Crazy Krizia, tu vai, ma la tua moda resterà con noi.

 

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