Rosaria Aprea "perseguitata" dalle altre Miss: "Favorita perché vittima"

Rosaria Aprea “perseguitata” dalle altre Miss: “Favorita perché vittima”

16 Settembre 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Bollata come “favorita” e accusata di trovarsi -fin troppo- al centro dell’attenzione mediatica. Alla fine, Rosaria Aprea non ha vinto Miss Italia. Ha vinto però la fascia di Miss Eleganza e ci sono mille e uno motivi per dimostrare che se la sia meritata. Simona Ventura e Patrizia Mirigliani l’hanno detto: “Ha portamento e classe quando sfila”, ma l’eleganza di Rosaria risiede anche nel carattere. Un’ eleganza che, in base a quanto si legge su il Giornale, forse è mancata alle sue compagne di “viaggio”.

La storia di Rosaria Aprea, in fondo la conosciamo tutti. La ragazza è apparsa sulle cronache nere della stampa italiana a causa delle aggressioni subite dall’ex fidanzato: prima l’ha massacrata di botte poi, una volta perdonato, l’ha massacrata di nuovo spappolandole la milza. E quella cicatrice sulla pancia è divenuta il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

Ma su questa triste vicenda in molti ci hanno marciato e la ragazza da “vittima” è divenuta anche “carnefice”, additata da molti sul web come quella che “ha cercato di strumentalizzare la propria triste storia per diventare Miss Italia”. Ma lasciando da parte i giudizi del web, quello che più ha ferito Rosaria sembrano essere state proprio le dichiarazioni di certe compagne. Scrive Nino Materi su il Giornale:

“Ieri, nel day after , Rosaria si è tolta qualche sassolino dalla scarpa tacco 12. Ai giornalisti ha detto di essere rimasta «delusa» dalla «falsità» di alcune persone che hanno condiviso con lei questi giorni di gara a Jesolo. In privato, lontano dai cronisti, con sua madre e il suo avvocato di fiducia, Carmen Posillipo (pure lei non meno avvenente di una miss ndr ), ha usato termini ben più duri, riciclando il termine «stalker» ma non in riferimento a quanto patito per colpa della brutalità dell’ex convivente, ma in relazione alle «cattiverie» subite dalle «amiche» miss. Il tutto ben sintetizzato dallo sfogo di Rosaria: «Ho nettamente avvertito sulla mia pelle il mugugno delle altre colleghe che mi hanno accusato ingiustamente di essere “favorita“ dalla mia cicatrice sulla pancia, simbolo nella lotta delle donne contro la violenza». Perfino la neo Miss Italia, Clarissa Marchese, alla vigilia del verdetto finale, appariva infastidita dall’attenzione mediatica nei riguardi di Rosaria, tanto da dichiarare al quotidiano Leggo : «Mi chiede di Rosaria Aprea? Mi permette di non risponderle, di lei se n’è parlato anche troppo». Sulla stessa «linea» anche un’altra aspirante miss, Michelle, 28 anni, madre casertana, padre venezuelano, modella e istruttrice di fitness e veterana dei concorsi di bellezza (ma non ammessa alla finale di Jesolo): «Ho conosciuto Rosaria durante le prefinali. Sono solidale con lei, ma il suo caso è oggettivamente un vantaggio. O meglio, diciamo, pure è un suo punto a favore»”

E ancora:

“«Intorno a me – conferma al Giornale – ho avvertito tanta ipocrisia: solidarietà di facciata davanti e giudizi negativi alle spalle. Mi sarebbe piaciuto proseguire nella mia battaglia, ma non è stato possibile». A parziale consolazione arrivano le rassicurazioni di Simona Ventura e Patrizia Mirigliani: «Rosaria ha portamento, classe, quando sfila. Non ci dimenticheremo certo di lei». Giù le mani dal politically correct”

Foto: Facebook