No Diet Day, oggi si fermano tutte le diete: ecco perché

No Diet Day, oggi si fermano tutte le diete: ecco perché

6 Maggio 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – No Diet Day, oggi si fermano tutte le diete: ecco perché. È stata inventata da Mary Evans Young, fondatrice dell’associazione «Diet Breakers» e ex anoressica, e si celebra il 6 maggio. È l’International No Diet Day che proprio in questa data vuole ricordare al mondo che è bene avere un approccio più sereno e meno traumatico con il cibo e con il proprio corpo. Questa giornata è stata inventata dalla Young nel 1992, dedicata a chi è sempre in guerra tra la propria fame e il desiderio-necessità di controllare il peso corporeo. In uno dei suoi libri la donna ha raccontato:

«Ho deciso di passare all’azione dopo aver visto un programma televisivo in cui delle donne si sottoponevamo a interventi chirurgici per ridurre il peso, e dopo aver saputo che una ragazza di 15 anni si era suicidata perché la prendevano in giro perché grassa».

Questa data non ha lo scopo di promuovere una cattiva alimentazione, ma di infondere la consapevolezza che vivere un rapporto equilibrato con il proprio corpo è possibile. La prima edizione della giornata è stata un pic-nic ad Hyde Park, poi spostato a casa della Evans per la pioggia, ma già dall’anno successivo la giornata è stata celebrata anche in Usa, Canada e Australia. Gli obiettivi dichiarati della giornata sono l’accettazione del proprio peso, la sensibilizzazione sulle discriminazioni a cui va incontro chi è sovrappeso, la consapevolezza della grande probabilità che le diete falliscano. Il National Center for Eating Disorders canadese ha spiegato: 

 «La giornata è una grande opportunità per incoraggiare gli individui ad avere stili di vita salutari senza l’ossessione per le taglie o il peso».

L’ossessione per la dieta, ricorda l’organizzazione canadese che ogni anno dedica una campagna specifica alla giornata, può essere pericolosa, se si pensa ad esempio che il 30% delle bambine tra 10 e 14 anni è stata a dieta pur avendo un peso normale. Molto megliofocalizzarsi sui comportamenti salutari che sempre più ricerche suggeriscono. In questo campo gli ultimi due studi sono stati pubblicati in questi giorni. Nel primo, pubblicato da Diabetologia, si è visto che basta bere una bibita zuccherata in meno al giorno per diminuire di un terzo il rischio di diabete.

Patologie come anoressia, bulimia, binge eating sono disturbi che “sconvolgono la vita”, ricorda la Società italiana di psicopatologia dell’alimentazione, in cui “sembra che tutto ruoti attorno al cibo e alla paura di ingrassare”.  È proprio all’ “accettazione del proprio corpo” e alla “celebrazione della diversità” che è dedicato l’International No Diet Day, una giornata internazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica su problemi alimentari e sulle difficoltà psicologiche di chi si trova ad affrontarli. Ma anche per promuovere uno stile di vita salutare e mettere in guardia contro i pericoli delle diete improvvisate.