Giulia Innocenzi: "In Italia siamo indietro con i diritti delle donne"

Giulia Innocenzi: “In Italia siamo indietro con i diritti delle donne”

18 Ottobre 2017 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Giulia Innocenzi è intervenuta sullo scandalo sessuale che ha travolto Hollywood (e non solo). Questa mattina ai microfoni di ECG, programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, la giornalista ha preso le difese di Asia Argento, una delle prime attrici che hanno accusato il produttore americano Harvey Weinstein di abusi. “Le reazioni che ci sono state in Italia non mi piacciono. Asia Argento è stata chiara. Questa storia la sta raccontando tutto il mondo ma solo in Italia c’è stato un processo contro la vittima, Asia Argento appunto”, spiega Giulia Innocenzi, che prosegue:

“Si sta cercando di entrare nella psicologia di una vittima, ma quando c’è un abuso ognuno di noi reagisce in modo diverso, non possiamo fare un processo su una violenza, ognuno di noi reagisce in modo diverso. Quante volte ci ritroviamo pietrificati dalla paura o non riusciamo a muoverci? E poi alle vittime dei preti pedofili non abbiamo mai sentito dire perché ci hanno messo tanto per denunciare. E’ partito questo processo alla vittima quando il produttore americano lo chiamiamo solo porcellone o simpatico maialone, mentre invece è una persona che ha sfruttato il suo potere, usando violenza su quaranta donne almeno”.

“Una persona che è stata condannata in tutto il mondo mentre in Italia si è aperto il dibattito su chi denuncia. E’ successo anche a me. Quando andai in Iran in vacanza decisi di pubblicare un post sul mio blog raccontando le molestie che io e una mia amica subimmo. Decidemmo di denunciarle, come una specie di vademecum per due donne sole che decidono di andare in Iran. Era partito un processo contro noi due. Fu una doppia violenza. Prima quanto subito in Iran, poi il tribunale etico del web. In Italia sulla difesa delle donne e per quanto riguarda i diritti delle donne siamo indietro. Speriamo di recuperare in fretta”.

Fonte: Radio Cusano Campus.