"Dopo aborto mi hanno dato feto in una busta": denuncia choc

“Dopo aborto mi hanno dato feto in una busta”: denuncia choc

24 Settembre 2015 - di Silvia_Di_Pasquale

LONDRA – “Dopo aborto mi hanno dato feto in una busta”: questa la scioccante denuncia di Sallie Axl, 27 anni, modella ed ex concorrente del 2013 dell’edizione inglese del Grande Fratello. Secondo quanto riportato dal DailyMail, la donna ha raccontato lo choc per essere stata rimandata a casa dal St Mary’s Hospital di Manchester con il corpicino dei figlio, morto dopo un aborto spontaneo, in una scatola infilata in una busta di plastica. Dopo due mesi di silenzio, ha deciso di sfogare la sua rabbia sui socia:

“Il 17 luglio ho ricevuto il mio bambino morto in ospedale in una scatola e un sacchetto di plastica, insieme a un’altra borsa di medicinali, e sono stata spedita a casa a piangere – ha scritto Sallie – Il mio bambino morto è stato trattato e mi è stato consegnato come un take-away. Questa è la prima volta che riesco a parlare del mio calvario. Sono stata trasportata in ospedale per un aborto spontaneo durante il quale ho perso il mio angelo: in ospedale il mio bambino non è stato rimosso e ho contratto un’infezione che mi ha causato un’emorragia che mi ha fatto perdere il 40% del mio sangue. Le mie vene stavano collassando e sono stata portata in chirurgia d’urgenza. Mi sono davvero preoccupata per la mia vita. Quando mi sono svegliata il mio letto era sporco di sangue e ci sono voluti giorni prima che gli infermieri mi cambiassero le lenzuola, lasciandomi con il doloroso ricordo dell’aborto sotto i miei occhi. Non c’era compassione nel personale che si rivolgeva al mio bambino come fosse un oggetto. Tutto questo non dovrebbe accadere a nessuna donna che perde il proprio bambino! Non dovevano farmi portare via il mio bimbo in un sacchetto di plastica! Per favore, fermate questa pratica negli ospedali. Tutto ciò mi ha quasi rovinato la vita. Il servizio sanitario nazionale si dovrebbe vergognare!”.

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