In Italia donne lavorano più di uomini: colpa di "discriminazione di genere"

In Italia donne lavorano più di uomini: per “discriminazione femminile”

7 Novembre 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – In Italia le donne lavorano più degli uomini? Sì, se si tiene conto dei lavori domestici. Un rapporto dell’Ocse – che tuttavia, ogni donna lo sa, non fa luce su alcuna novità- ha stimato che le donne italiane lavorano complessivamente quasi 11 ore a settimana più degli uomini. La maggior parte di questo lavoro però non è retribuito perché si tratta di lavori domestici, cura dei figli, della casa…

Parliamoci chiaro: non è una novità che la donna lavori più dell’uomo se si tiene conto delle pulizie e della cura della famiglia. Il dato che risulta importante è quello di dover constatare, ancora una volta, che nonostante i passi avanti raggiunti negli ultimi 40 anni in campo legislativo per favorire la parità tra uomini e donne, in Italia vi sia ancora una enorme discrepanza di “genere” e sembra che ci vorrà ancora molto per arginare nella nostra società quelle diversità culturali che vi sono tra uomini e donne e che ostacolano il genere femminile nell’occupazione.

Un report di ‘Eurofound’ “Women, men and working conditions in Europe“ ha mostrato la panoramica sulle condizioni lavorative di uomini e donne in 34 paesi europei. Il report, appena pubblicato, è stato realizzato sulla base dei risultati della quinta indagine europea sulle condizioni di lavoro in Europa condotta nel 2010, che ha coinvolto circa 44.000 lavoratrici e lavoratori. Ebbene, la discrepanza più grande è risultata proprio in Italia, dove le donne lavoravano  11 ore più degli uomini, dentro e fuori casa.

In 16 Paesi in via di sviluppo le donne, in media, passano il 18%  di tempo in più a lavorare considerando anche le attività domestiche come la cucina e la cura dei bambini.  Ma, anche se il divario tra i sessi sul posto di lavoro si è ridimensionato, gli uomini passano il 30% in più sul posto di lavoro dedicandosi,  principalmente, ad un lavoro retribuito.

Nonostante da anni vi siano battaglie in merito al diritto di parità tra uomo e donna, la cultura italiana vuole purtroppo che il maschio, nel nostro paese, solo recentemente abbia scoperto che le case non si puliscono come per magia e che i bambini, almeno fino ad una certa età, vadano curati ed accuditi.

Negli Stati Uniti per esempio è emerso che gli uomini e le donne affrontano lo stesso numero di ore  di lavoro, ma le donne risultano più occupate nelle faccende domestiche. Nel  Regno Unito, in media, le donne lavorano due ore in più rispetto agli uomini in una settimana, e ciò succede anche in Cina e  in Messico.

In Italia le donne affrontano, in  media, 22 ore di lavoro retribuito, e 35 ore di lavoro domestico gratuito alla  settimana.

Che il problema principale nel nostro paese sia da attribuire alla “discriminazione di genere” tra uomo e donna ce lo dicono i numeri. Basti pensare che, secondo il rapporto Ocse, vi sono Paesi come il Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia che vanno in controtendenza dimostrando come gli uomini lavorino di più rispetto alle donne occupandosi anche delle faccende domestiche.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, Il Sole 24 Ore