Conservare i tatuaggi dopo la morte: l'idea di un imprenditore tedesco

Conservare i tatuaggi dopo la morte: l’idea di un imprenditore tedesco

17 Ottobre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale

AMSTERDAM (OLANDA) – Conservare i tatuaggi dopo la morte: l’idea è di un imprenditore tedesco, Peter Van Der Helm, proprietario di un negozio di materiali per graffiti e tatuaggi ad Amsterdam. Il suo obiettivo è offrire ai clienti la possibilità di far vivere, per sempre, i loro tatuaggi, anche dopo la morte dei “proprietari”. Costo dell’operazione: dai 300 ai 500 euro, ma il prezzo varia in base alla grandezza del tatto.

Per raggiungere il suo scopo ha creato la “Foundation for the Art and Science of Tattooing“, (ha già 50 iscritti) che collaborerà con un team di medici che si occuperanno di rimuovere i tatuaggi, metterli sotto formaldeide e trattarli in un laboratorio, dove grasso e acqua verranno sostituiti con il silicone. Queste opere poi diventeranno proprietà della Fondazione e  eventualmente “prestate” alla famiglia della persona deceduta.

Come spiega sul Guardian Mattew Lodder, storico dell’arte dei tatuaggi all’Università di Essex , non c’è nulla di nuovo nel voler preservare i tattoo: ce ne sono collezioni in musei a Cracovia, Tokyo e Londra. La differenza è che questa Fondazione chiede il permesso al diretto interessato, il quale lascia questo mondo consapevole del fatto che un pezzo di sé rimarrà conservato da terzi.

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