La Barbie coi brufoli? Per Filippo Facci "Una cessa"

La Barbie coi brufoli? Per Filippo Facci “Una cessa”

17 Dicembre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – La Barbie coi brufoli e le smagliature è “una cessa”: questo il parere del giornalista di Libero, Filippo Facci. Insomma, nemmeno alla bambola più famosa del globo è permesso di avere qualche difettuccio. Peccato che brufoli, smagliature punti neri e cellulite siano compresi nel meraviglioso pacchetto donna, così come il seno, sul quale (guarda caso) nessun uomo ha mai avuto da ridire. Eh già, il problema “serissimo” che Facci si pone oggi sul quotidiano è: se la Barbie è imperfetta e bruttina, non è che le bambine non riusciranno a sognare? Ma utilizziamo direttamente le sue parole:

“Qualche concessione al sogno e all’irreale lasciatelo almeno ai bambini, ché per i bagni di realtà avranno tutto il tempo. Anche perché non vorremmo doverci ritrovare, poi, con un Ken stempiato, con le maniglie dell’amore e la canottiera macchiata di sugo”.

Una bimba che gioca con Lammily, questo il nome dell’anti Barbie, potrebbe rimanere turbata dalla sua ritenzione idrica ed eventualmente dire addio ai suoi sogni di perfezione fisica. Ma è proprio così? Regalare alla propria figlia una pupazza dall’aspetto tremendamente umano è grave? Probabilmente no, anzi, l’accettazione del diverso parte proprio da quelle donnine in miniatura che per un breve periodo della nostra vita consideriamo quasi delle migliori amiche in carne e ossa.

La Barbie coi brufoli no. La Barbie cessa, struccata e con le smagliature (si attaccano tipo cerottini) però no, vi prego” – puntualizza con sdegno Facci, che continua

“E invece sì, la vendono, qualche femminista invita a regalarla per Natale: si chiama Lammily – la bambola – e sembra una bulgara sfondata da dodici gravidanze. Per 6 dollari c’è un pacchetto aggiuntivo con cellulite, tatuaggi, cicatrici, lentiggini, occhiali, bende, contusioni, graffi e punture di zanzara. (…) Lammily invece ha i fettoni piantati a terra e ci puoi appiccicare calli e duroni. I piedi non puzzano ancora, ma in futuro chissà”.

“Qualche femminista invita a regalarla per Natale”? Niente di tutto questo. La sintesi “facciana” è banale e tira in ballo le eredi delle povere sessantottine che probabilmente hanno problemi più seri a cui pensare, che la bambola “politicamente corretta” da mettere sotto l’albero di una bambina. Lasciamo piuttosto la scelta all’arbitrio di quella “santa” mamma, magari “sfondata da 12 gravidanze”, che con piacere comprerebbe Lammily non solo per il suo aspetto umano, ma anche per il suo prezzo democratico e allettante.

Un’ultima cosa: Facci, esistono fanciulle che sono venute a conoscenza del fatto che la carnagione di una donna può essere anche nera proprio attraverso la Barbie di colore. Perché non mostrare in anteprima alle aspiranti principesse quei problemini contro i quali si troveranno a combattere nella vita? A quel punto, il mostro cellulite non sarebbe poi più così spaventoso.

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